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La differenza tra gli scaldabagno ad accumulo e a pompa di calore La differenza tra gli scaldabagno ad accumulo e a pompa di calore

La differenza tra gli scaldabagno ad accumulo e a pompa di calore

19/11/2019

Nel corso dei decenni sono stati messi a punto diversi sistemi di scaldabagno con l'introduzione di scaldacqua a basso consumo come quelli a gas e a pompa di calore. Come orientarsi nel momento dell'acquisto.

Inizialmente gli scaldabagno erano degli elettrodomestici presenti sul mercato nella semplice configurazione “a resistenza elettrica“, ma nel corso dei decenni sono stati messi a punto diversi sistemi più economici ed efficienti con la conseguente introduzione di scaldacqua a basso consumo come gli scaldabagni a gas e gli scaldabagni a pompa di calore: questi tre sistemi hanno un principio di funzionamento diverso ma ciascuno di essi ha le proprie peculiarità che lo rende adatto a particolari situazioni. Ma come orientarsi al momento dell’acquisto?

Proseguendo nella lettura troverai una panoramica delle diverse tipologie di scaldabagno ed il confronto economico per capire quale tipologia scegliere in funzione del tipo di utilizzo.

Scaldacqua a gas

Lo scaldabagno a gas, a differenza di quello elettrico, non ha un serbatoio di accumulo poiché l’acqua calda viene prodotta istantaneamente bruciando del gas, di solito metano: all’interno della caldaia l’acqua scorre in una serpentina che, al momento della sua accensione, viene investita dalla fiamma che si origina dalla combustione del gas e questo genera un rapido riscaldamento del volume d’acqua circolante.

Una volta chiuso il rubinetto, la fiamma si spegne interrompendo il consumo di metano: questa caratteristica si traduce in un notevole risparmio economico in quanto non è necessario che lo scaldabagno rimanga acceso tutto il giorno per garantire la presenza continua di acqua calda, come avviene nel caso dello boiler elettrico.

Il sistema a gas ha un costo superiore rispetto al classico boiler, richiede un installazione più complessa e il rilascio di una certificazione da parte del tecnico, nonché un’onerosa manutenzione periodica; i costi lievitano ulteriormente se nel punto dell’abitazione in cui si intende installarlo non è presente l’attacco del gas, evenienza che si verifica comunemente quando si intende sostituire lo scaldabagno elettrico preesistente.

I migliori scaldacqua a gas sono sicuramente quelli a condensazione elettronici: essi garantiscono un minor consumo energetico in quanto sfruttano il calore latente dei fumi di combustione che vengono utilizzati per preriscaldare l’acqua, abbattendo il consumo effettivo di gas; inoltre, il controllo elettronico ne permette l’accensione senza che sia necessaria la fiamma pilota e la modulazione dei vari parametri garantisce una combustione sempre efficiente.

Scaldabagno a pompa di calore

L’ultimo sistema di produzione di acqua sanitaria, in ordine di comparsa sul mercato, è quello che si serve di una pompa di calore; il principio di funzionamento è abbastanza semplice: in una serpentina si fa circolare un fluido frigorigeno che preleva l’energia termica presente nell’aria esterna e lo cede all’acqua da riscaldare.

L’intero impianto è costituito essenzialmente da un ventilatore, un compressore, un condensatore, una valvola di espansione e di un evaporatore e questo ci fa comprendere come il consumo di energia elettrica sia solo quella necessaria a mantenere in funzione il compressore, che movimenta il fluido frigorigeno nell’impianto, e la quota di energia che serve per mettere in moto la ventola di aspirazione.

Gli scaldabagno a pompa di calore sono caratterizzati dal coefficiente di prestazione C.O.P., un parametro che indica il rapporto tra l’energia che viene ceduta all’acqua da riscaldare e l’energia elettrica consumata e, tenuto conto che generalmente il valore del coefficiente di prestazione si aggira intorno a 3, si può facilmente comprendere come questo sia un sistema altamente efficiente, garantendo un abbattimento del consumo energetico di circa il 70%.

Quando scegliere uno scaldabagno a pompa di calore

La situazione più favorevole per utilizzare questa tipologia di dispositivi è quando si ha la necessità di grandi quantità d’acqua calda e nel momento in cui si desidera creare un impianto, non solo per uso sanitario, ma anche per riscaldare e climatizzare l’ambiente. Tuttavia, le moderne tecnologie hanno permesso di realizzare prodotti con dimensioni e costi contenuti da sfruttare in abitazioni con piccole volumetrie. Il maggior vantaggio che si ottiene è la riduzione dei consumi energetici con conseguente risparmio in bolletta.

Inoltre lo scaldabagno a pompa di calore necessita di particolari condizioni per poter funzionare in maniera efficiente.

Durante l’inverno, quando le temperature si fanno rigide, la formazione di brina sull’evaporatore può causare un cattivo scambio termico. In generale più l’aria esterna è fredda e minore sarà il calore generato dall’impianto. In questi casi è necessario scegliere un modello dotato di sistema di sbrinamento automatico con resistenza elettrica che permette un funzionamento anche a diversi gradi sotto lo zero. Non sussistono problemi per dispositivi installati dentro casa che prelevano il calore direttamente dall’ambiente circostante.

Anche la tipologia dell’edificio influenza la scelta di uno scaldabagno a pompa di calore. Una casa monofamiliare offre la possibilità di sfruttare una cantina o un locale di servizio per installare la pompa di calore, eliminando qualsiasi problema di ingombro, rumorosità e formazione di condensa. L’eventuale vicinanza di una caldaia tradizionale consente anche un impiego bivalente.

Per un appartamento è necessario valutare attentamente gli spazi per l’installazione, mentre in esercizi commerciali l’utilizzo di uno scalda acqua a pompa di calore con estrazione ad aria, può risultare molto conveniente e aumentare notevolmente il comfort dell’ambiente lavorativo.