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Cos'è e a cosa serve il lavaggio dell'impianto di riscaldamento Cos'è e a cosa serve il lavaggio dell'impianto di riscaldamento

Cos'è e a cosa serve il lavaggio dell'impianto di riscaldamento

11/10/2019

Tutti gli impianti di riscaldamento, sia i tradizionali sistemi a radiatori sia quelli più recenti a pannelli radianti, devono provvedere periodicamente a questo intervento per preservare l'efficienza

Il lavaggio impianto di riscaldamento è un’operazione fondamentale per la manutenzione dell'impianto di riscaldamento, volta a preservarne l'efficienza nel tempo e proposta spesso dai tecnici manutentori della caldaia. Si tratta infatti di un intervento che si rende necessario per i vecchi impianti e in alcuni casi è addirittura obbligatorio.

Tutti gli impianti di riscaldamento, sia i tradizionali sistemi a radiatori sia quelli più recenti a pannelli radianti, funzionano con dell’acqua che circola dalla caldaia alle tubazioni e viceversa.

Il ciclo è continuo e avviene in un circuito chiuso, per cui l’acqua non viene mai cambiata, anche per 20, 30 anni.

Nonostante l’impianto sia ermetico, col passar del tempo può capitare di trovare nel circuito depositi di calcare, residui di corrosione dei tubi, scorie da ossidazione di alcune parti e altro, che potrebbero comprometterne l'efficienza.

La causa è dovuta al cloro e ai metalli contenuti nell’acqua che possono provocare corrosione soprattutto nei punti di giunzione tra i componenti.

L’ossidazione di queste parti può causare l’ingresso di elementi esterni, come minuscole alghe che moltiplicandosi finiranno col provocare ostruzioni e un calo dell’efficienza dell’impianto.

Il lavaggio dell’impianto è un'operazione di manutenzione dell'impianto di riscaldamento che pone un rimedio a questi problemi, ripristinandone la funzionalità alle sue condizioni originarie.

Perchè il lavaggio dell'impianto di riscaldamento  è fondamentale per la sua manutenzione

Come abbiamo visto, il lavaggio ha l’obiettivo di pulire il circuito del riscaldamento eliminando l’acqua sporca e gli accumuli presenti nelle tubazioni e nei termosifoni.

Un intervento di pulizia dell’impianto consente di eliminare:

  • la corrosione dovuta alle sostanze che stagnano in acqua
  • le alghe che possono essersi formate
  • gli eventuali depositi di calcare e incrostazioni.

Il lavaggio ha però anche altri indiscutibili vantaggi, sia per un impianto autonomo sia per un impianto centralizzato:

  • fa sì che il calore venga distribuito in maniera più uniforme
  • garantisce maggiore risparmio sui consumi energetici
  • diminuisce i rischi di guasti e rotture
  • assicura una durata più lunga per l’impianto.

Come si effettua il lavaggio impianto di riscaldamento?

Per eseguire il lavaggio dell’impianto, si utilizza una pompa con la quale si immette nell’acqua un acido piuttosto aggressivo che rimuove in breve tempo tutte le impurità presenti.

Allo scopo si può utilizzare:

  • una pompa esterna
  • la stessa pompa della caldaia

La prima soluzione è sicuramente più professionale e garantisce risultati migliori.

L’additivo chimico viene fatto agire per un po’ di tempo, per poi procedere con il risciacquo dell’impianto facendo passare acqua pulita e scaricando quella sporca di fanghiglia e materiale ferroso depositato all’interno dei radiatori.

L’operazione deve essere condotta forzando il passaggio dell’acqua su ogni termosifone, per eliminare tutto lo sporco anche in quelli distanti dalla caldaia.

Dopo il lavaggio, si effettua il trattamento chimico di condizionamento dell’impianto.

In effetti, l’acqua viene utilizzata come vettore negli impianti perché è un liquido a basso costo ma, come abbiamo visto, non ha le caratteristiche migliori per questo scopo.

Per renderla idonea, occorre appunto trattarla con l’aggiunta di una piccola quantità di un prodotto chimico specifico.

L’intervento richiede più tempo per essere eseguito su impianti di riscaldamento a pavimento, perché questi devono essere puliti tubo per tubo.

Quando occorre eseguire il lavaggio impianto di riscaldamento?

Il Decreto del Presidente della Repubblica 59 del 2009, attuativo dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del decreto Legge 192/2005, indica i casi in cui il lavaggio chimico dell’impianto è obbligatorio.

Ciò avviene nelle seguenti circostanze:

  • in caso di ristrutturazione, se l’intervento interessa anche l’impianto stesso
  • quando si sostituisce la caldaia tradizionale con una a condensazione.

L’intervento è particolarmente importante in quest’ultimo caso. Molte aziende infatti non considerano valida la garanzia del prodotto se non si dimostra di aver eseguito questa procedura.

Ci sono poi altri casi in cui il lavaggio è soltanto facoltativo, ma è vivamente consigliato dai tecnici.

Spesso infatti ci sono segnali che rappresentano le prime avvisaglie di un deterioramento dell’efficienza dell’impianto. Si tratta di quei casi in cui si avvertono sintomi come questi:

  • alcune stanze sono più fredde rispetto ad altre
  • l’impianto impiega molto tempo prima di raggiungere la temperatura dovuta
  • alcuni radiatori sono freddi anche a impianto aperto, in particolare nella parte inferiore
  • la caldaia risulta più rumorosa del normale.

Per concludere, un lavaggio dell’impianto a regola d’arte andrebbe eseguito almeno ogni 10 anni.

Quanto costa il lavaggio impianto di riscaldamento?

Il lavaggio dei termosifoni è un intervento abbastanza oneroso, i prezzi vanno infatti dai 200 ai 400 euro circa. Nel caso di un impianto centralizzato il costo è pari approssimativamente a quello di un impianto autonomo moltiplicato per il numero di abitazioni che compongono il condominio.

Il costo comprende:

  • la manodopera
  • le apparecchiature
  • i prodotti chimici utilizzati per la pulizia.

Tuttavia, soprattutto se non è mai stato condotto, l’intervento determina una maggiore efficienza energetica dell’impianto e quindi un risparmio energetico. Per una famiglia media ciò si può tradurre in un risparmio sulla bolletta del gas fino a 150 euro l’anno. Il risparmio corrisponde a circa il 10 – 15% della spesa annua.

I prezzi cambiano però anche di molto in base alla disposizione della casa e all’estensione dell’impianto.

Naturalmente l’intervento deve essere ben eseguito e con prodotti idonei e il miglioramento ottenuto è maggiore se si parte da un impianto molto sporco.

Potete ammortizzarlo ancor più facilmente se contestualmente eseguite la sostituzione della caldaia, in particolare per la voce relativa alla manodopera.

In questo caso la spesa effettuata per l’intervento rientra anche tra quelle agevolate con l’ecobonus, la detrazione fiscale per gli interventi di efficientamento energetico.